“Mille ponti, mille bandiere”

di Tancredi Boco.

“Mille ponti, mille bandiere” questo per me il nome del festival
Mille ponti , ma quello di partenza per noi è Ponte Felcino , per le vicende che conosciamo e da quasi un anno stiamo dibattendo.
Il sottotitolo sono le tre parole che scrive Alberto : accoglienza, condivisione, empatia .
Tre parole un programma importante, lungo una vita, anni di impegno educativo degno della più bella e grande festa!
Però senza paure , come ho sostenuto nelle due riunioni. Questo è un gruppo che deve educarsi alla missione sopra indicata: ACCOGLIENZA, CONDIVISIONE, EMPATIA. Ma deve partire dalle esperienze e stile di vita che questo LUOGO POSSIEDE in se. Tante esperienze e storia il nostro paese è inutile negarlo possiede una storia importante fatta di uomini e donne che dai primi ‘800 ha segnato la particolarità del carattere dei ponteggiani. Quindi nessuna paura nel nominare il perché di una crescita e sensibilità di tutti noi. 1970 un logo ” IL PONTE ” con i due archi composti dalla traduzione in diverse lingue della parola stessa, che ho disegnato. Chi conosce la storia del GRUPPO STUDENTESCO sa perfettamente che tipo di PONTE che era e cosa rappresentava. Quindi basarsi sulle esperienze migliori, TUTTE , quelle più coraggiose, significative capaci di precorrere i fenomeni del cambiamento. Sentirsi orgogliosi e saper sostenere tutte le azioni positive che in questo paese sono state realizzate. Il nostro è un gruppo molto vasto ed eterogeneo , QUESTA LA RICCHEZZA !!! Una ricchezza certificata dalla nostra tradizione di persone che sanno vivere insieme. Questo dobbiamo continuare a fare migliorandone la comunicazione e l’esempio. Ma dobbiamo essere CREDIBILI !!! Prima di tutto dobbiamo dimostrare noi, di essere ACCOGLIENTI , tra noi stessi e gli “altri” ma questa parola per noi non dovrebbe neanche esistere ” NOI” è l’unica parola sulla quale costruire, il dialogo che più mi piace è quello che addiziona, che moltiplica e non quello che divide. Quello del : questo “E” quello, e non questo “O”quello! Sempre INCONTRO mai SCONTRO !!! Su questo dobbiamo molto esercitarsi!! Noi tutti bianchi, paesani, molte volte persone che condividono persino lo stesso stile di vita, religione, idea politica, famiglie che si conoscono da cento anni… Eppure che fatica l’accoglienza, la condivisione, l’empatia ! SEMPLICEMENTE IL SAPERSI ASCOLTARE, IL CERCARE DI CAPIRE, IL VOLER COSTRUIRE INSIEME … Che fatica !!! Per finire , prima di tutto impariamo ad accettarci tra noi. L’esempio e la coerenza , è l’unico aggregante che convince tutti: NOI e gli ALTRI !!!

Tancredi Boco

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