Un progetto comune per i migranti dell’Ostello di Ponte Felcino, Umbria24

Vertice in Prefettura con Questura, Comune di Perugia, Arci e l’associazione Ponte d’incontro 3.0

«Abbiamo illustrato le iniziative dei mesi scorsi e quelle ancora in fase progettuale, tutte volte a promuovere un clima di consapevole accoglienza e condivisione fra i cittadini, tenendo conto anche degli ostacoli incontrati nel promuovere ulteriori azioni improntate all’accoglienza». È il presidente dell’associazione “Il Ponte d’Incontro 3.0”, Daniele Paoletti, a illustrare i contenuti dell’incontro avvenuto in Prefettura, avvenuto lo scorso 15 dicembre. Erano presenti il vice prefetto vicario Tiziana Tombesi, l’assistente sociale Maria Francesca Giuli e altri funzionari della Prefettura di Perugia; la dirigente dell’ufficio Immigrazione della questura Maria Rosaria De Luca, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi; il presidente Franco Calzini e la referente del settore Immigrazione Barbara Pilati di Arci Perugia; oltre ai rappresentanti dell’associazione il Ponte d’Incontro 3.0.

Gestione del fenomeno
L’ampio confronto – riferisce l’associazione – ha messo in risalto la complessità della situazione e le azioni messe in campo per la gestione ottimale del fenomeno migranti e richiedenti asilo nella Provincia di Perugia, in particolare nel capoluogo umbro, con grande attenzione alle difficoltà incontrate sotto la spinta dell’emergenza registrata dal mese di agosto scorso in poi. «I nostri obiettivi – ha detto Paoletti – sono l’inclusione e la reciprocità, elementi che devono saper coinvolgere attivamente anche i giovani migranti e che a volte non siamo riusciti a portare a termine per problemi legati alla burocrazia, problemi che abbiamo intenzione di sanare grazie alla disponibilità a risolverli di Prefettura, Questura e Comune; l’impegno della Questura ad accelerare i tempi di esame delle richieste di asilo consentirà anche l’accelerazione nell’individuazione di una nuova destinazione per i giovani profughi attualmente all’Ostello di Ponte Felcino».

Progetti congiunti
«Abbiamo individuato alcuni punti su cui operare insieme alle istituzioni – aggiunge Barbara Sellari, segretaria dell’associazione – per compiere significativi passi in avanti nella gestione di questa complessa situazione e l’impegno della Prefettura, insieme all’Arci, è quello di ridurre progressivamente il numero di presenze dei profughi presso l’Ostello di Ponte Felcino, permettendo così alla nostra associazione di poter pianificare eventi e progetti anche con loro». Il consigliere Pasquale Caracciolo conclude: «La nostra associazione s’impegna a definire, in concerto con le altre associazioni e con le famiglie straniere residenti del territorio, un progetto organico di attività culturali, sportive, teatrali e ricreative destinate ai giovani profughi, improntato ai valori della condivisione, dell’integrazione e della reciprocità». Progetto che nelle intenzioni dell’Associazione verrà opportunamente condiviso con Arci e con tutte le istituzioni proposte (Prefettura, Questura e Comune), con l’obiettivo di definire un percorso comune che possa andare nella direzione giusta. Anche da Arci viene palesata la disponibilità a operare con le altre associazioni nell’ottica dell’integrazione e del dialogo.

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