Guardando la foto che è girata sui media della bimba morta con l’orsacchiotto accanto

“Mamma, stamattina mi hai detto che stasera sarà una delle serate più belle della mia vita, mi hai detto che vedremo insieme i fuochi d’artificio, io ho un po’ paura perché non li ho mai visti dal vero, li ho sempre guardati solo alla TV.
Mi hai spiegato che questa è la nostra festa, è la festa che ci ha reso liberi.
La maestra a scuola ce ne ha parlato, quando quest’anno studiavamo storia, la mia materia preferita, e ci ha spiegato che la libertà ce la siamo sudata, e sono tanto contenta di averla ottenuta.
Mi hai detto di mettere quel vestitino che ti piace tanto, a me non fa impazzire ma tu lo adori quindi l’ho messo perché so che ci tieni.
Papà ha detto che mangeremo tante cose buone e che dopo staremo insieme a tutti i nostri amici a guardare insieme il cielo e a cantare il nostro inno.
Scusa mamma, ancora non l’ho imparato a memoria, ma ne ho tutto il tempo, vero?
Ho preso il mio bambolotto, lo porto ovunque, è un mio grande amico.
Me l’ha portato babbo natale l’anno scorso e l’ho ringraziato tantissimo, lo volevo da morire!
Allora abbiamo preso la macchina con tutta la famiglia e siamo andati nel mio ristorante preferito che si affaccia sulla spiaggia dove vado sempre d’estate, adoro il mare!
Abbiamo mangiato tante cose buone, infatti stranamente la nonna non si è lamentata di nulla, al contrario di quando dice che lei cucina meglio e mi fa morire dal ridere.
Abbiamo pagato e siamo andati in mezzo a tutta quella gente che aspettava come noi i fuochi, non stavo nella pelle!
C’era anche la mia migliore amica con la sua famiglia, ci tenevamo per mano ed eravamo tanto emozionate.
Dopo poco è iniziata la festa, eravamo tutti felicissimi, e, sai mamma, avevi proprio ragione, quanto sono belli i fuochi d’artificio!
È appena finita la festa, tra poco torniamo a casa perché la nonna è stanca e papà domani mattina lavora presto.
Vedo in lontananza un grande furgone, sembra quello dei gelati, sono contenta perché ancora ho uno spazietto, sono una bambina golosa!
Ma poi vedo che inizia ad accelerare verso di noi, come se il conducente fosse impazzito.
La gente inizia a correre e lo faccio anche io, ma dopo un po’ non riesco più, sono stanca, e mi fermo, anche se non so cosa stia succedendo.
Sento delle urla, un rumore allucinante e poi c’è il buio attorno a me, ed uno strano silenzio.
Mamma sto provando a chiamarti, ma non riesco a parlare, non riesco a muovermi.
Dove sta la mia bambola? E dove è finita la musica? Cosa sta succedendo?
Non sento più nulla, non c’è nessuno qui con me.
Io mi stavo soltanto divertendo.
È questa quella cosa brutta di cui tutti parlano?
È questa la morte, quel fenomeno che tutti temono?
E se è tutto questo, dov’è la libertà che tutti oggi stavamo festeggiando?
Mamma, papà, mi dispiace che non potrò più mettere il mio bambolotto preferito a dormire con me stanotte.
Mi dispiace che non potrò più vedere i fuochi d’artificio e non potrò più imparare la marsigliese.
Mi dispiace che sia successo tutto ciò stasera, ora io sto vedendo tutto da quassù, io sto bene, non vi preoccupate!
Non piangete per me, ma provate a fare qualcosa, quel qualcosa che avrei fatto pure io se ne avessi avuto la possibilità.”

Una ragazza di 16 anni

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