Si chiamava Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni.

di Saverio Tommasi. Si chiamava Emmanuel Chidi Namdi, aveva 36 anni ed era richiedente asilo. Era scappato dalla Nigeria dei sanguinari di Boko Haram. Oggi camminava per strada con la sua compagna, quando un ultrà della squadra del Fermo li ha avvicinati e ha chiamato lei scimmia. Perché per lui quella donna era appunto “una scimmia”. Emmanuel ha provato a difendere la sua compagna, ma l’uomo ha picchiato lei e ha ucciso lui.

“Scimmia”, la stessa offesa che vari esponenti della Lega hanno riservato per anni a Cécile Kyenge.

Non è stato solo l’ultrà ad uccidere Emmanuel. Lo hanno ucciso anche tutti quelli che riversano sugli ultimi le colpe degli insuccessi delle loro vite, seminando un clima di odio al grido di “non possiamo ospitarli tutti”.
Hanno ucciso Emmanuel quelli che dicono “aiutiamoli a casa loro” e poi votano per diminuire i fondi alla cooperazione internazionale.
Hanno ucciso Emmanuel quelli che vorrebbero togliere il wi fi (tra l’altro gratuito), ai richiedenti asilo, l’unico strumento con cui possono chiedere alla mamma “come stai” e dire al papà “sì, sono ancora vivo”.
Hanno ucciso Emmanuel quelli che vorrebbero far mangiare ai rifugiati la merda scaduta di certe mense “perché già che gli accogliamo vogliono anche decidere il menù?”
Hanno ucciso Emmanuel quelli che se vedono una foto di un bambino su un barcone dicono “perché pubblicate solo le foto dei bambini?”
Hanno ucciso Emmanuel quelli che se vedono una foto di un uomo dicono “hai visto che sui barconi arrivano solo uomini?”
Hanno ucciso Emmanuel quelli che se vedono una foto di una donna incinta su un barcone dicono “vengono qui a partorire, gliel’ha detto la Boldrini”. E poi le commentano tette e culo.
Hanno ucciso Emmanuel quelli che dicono “ma degli italiani in difficoltà non vi interessa?” E poi non fanno niente per gli italiani e tentano di affogare quelli non italiani.
Hanno ucciso Emmanuel quelli che dicono “gli stranieri vengono qui a rubarci il lavoro”, o se l’immigrato è disoccupato dicono “visto? gli stranieri vengono qui e non vogliono neanche lavorare”.

Hanno ucciso Emmanuel le frasi “io non sono razzista ma”.
Lo hanno ucciso le campagne per chiudere Mare Nostrum, la migliore operazione di salvataggio in mare che l’Italia abbia mai fatto.

A uccidere Emmauel è stato un razzista maledetto come tutti i razzisti, che però si è sentito legittimato, e probabilmente incoraggiato, da una campagna quotidiana di odio portata avanti dagli stessi che oggi gridano al singolo caso di un pazzo. Chi lo ha ucciso non è pazzo, è razzista. Legittimato da altri razzisti.

Saverio Tommasi

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