di Virgilio Puletti.
All’incontro di lunedì 30 maggio ho proposto l’idea di redigere un documento che raccogliesse i principi ai quali questo gruppo intende (intenderà) far riferimento nel promuovere iniziative e progetti.
Personalmente credo che sarebbe importante la formale “con-divisione” di determinati principi alfine di evitare malintesi e strumentalizzazioni. Si è detto infatti di porre la massima attenzione alfine di evitare che, al gruppo, venissero appiccicati cappelli ed accostate bandiere (sarà il gruppo delle mille bandiere!).
Credo per altro che il gruppo dovrebbe, almeno per un determinato periodo di tempo (che in tutta sincerità immagino non breve), impegnarsi in particolar modo nel tessuto sociale del territorio dal quale è germogliato. Non perché certi ideali e certi valori non meritino una diffusione ampia, ma perché – a mio avviso – è necessario che, almeno in questa fase, le energie venissero profuse per realizzare iniziative volte ad organizzare occasioni di confronto (sereno) nel nostro territorio. Occorre spiegarsi, raccontarsi, saper ascoltare anche, se non soprattutto, coloro che la pensano in maniera diversa. E tutto questo, credo, richiede impegno, tempo, costanza e disponibilità.
In tutta sincerità non mi piacerebbe se, in questa fase, il nostro territorio venisse trascurato. Personalmente sento la necessità di spendermi, per quel che mi è possibile, per cercare, innanzi tutto, di creare un clima sereno negli ambienti in cui vivo, che frequentano i miei figli ed i miei amici. Forse la mia è una visione miope ed egoistica ma credo che anche in termini di prospettiva e possibilità di diffusione, sarebbe indispensabile ed auspicabile si creasse una importante “con-divisione” nel nostro territorio. Temo che se si partisse con progetti più ampi si correrebbe il rischio di disperdere energie e di perdere di vista “la scintilla” che ha fatto scattare la necessità, anzi il bisogno, di incontrarsi. Che è quello di raccontare (e per certi versi di riscoprire) il volto del nostro territorio.
In occasione dell’incontro di lunedì 30 maggio, a riguardo della Carta del Gruppo (se si dovesse decidere di redigerla come la potremmo denominare? “Carta del Ponte d’Incontro”?), è stato giustamente detto che in fondo già nella nostra Costituzione sono contenuti tutti i principi ai quali ispirarsi. E’ vero, però credo che sarebbe necessario inserire alcuni “passaggi” che chiariscano lo spirito di questo gruppo (se l’ho ben compreso) e quindi la precisa e determinata volontà di non lasciarsi strumentalizzare.
Principi con riferimento ai quali, per il mio modo di vedere, sarà necessario che ciascuna persona che vorrà far parte del gruppo s’impegni a rispettare. E non sarebbe sbagliato, credo, immaginarne la sottoscrizione.
Buona domenica a tutti.
Virgilio Puletti
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