“Il Compleanno di Tutti”

Un evento a cui non possiamo mancare:
La Fondazione Tuzuchi è lieta di invitarci:
Sabato 19 Marzo alle ore 15 all’Ostello della Gioventù di Ponte Felcino alla Festa: ” Il Compleanno di Tutti”, Una occasione per salutare i Ragazzi dell’ Ostello, che si sono lasciati alle spalle gli orrori della guerra, e augurare loro la fine delle sofferenze e l’inizio di una nuova vita.
Il programma della festa prevede la presentazione della Fondazione Tuzuchi, a cui seguiranno momenti di allegria con canti e culmineranno nella accensione delle Lanterne del Cuore e l’offerta, ai partecipanti di dolci.

Eccoli, quelli che “è meglio che stanno a casa loro”, quelli “che rovinano le nostre strade”, quelli che “hanno distrutto il paese”. Sono ragazzi e ragazzini innocui ed educati, lo capisci dagli occhi. Amici, vi invito a guardare tutte le foto, per capire.

C’è chi ha la presunzione di sapere chi sono e cosa fanno senza neanche averli mai visti, senza neanche averli sentiti raccontare le loro storie tremende. La sofferenza gliela leggi negli occhi, e oggi leggi anche la loro felicità per essere ancora vivi.

Oggi li ho visti pregare, li ho visti commuoversi ascoltando i loro amici cantare le canzoni delle loro terre, li ho visti perdersi in chissà quali ricordi.

C’è chi vuole farci credere che siano brutti, sporchi e cattivi. C’è chi per questo raccoglie firme per mandarli via. Eccoli, oggi, mentre partecipano a un bellissimo scambio di vite vissute: sono rappresentate tante zone e culture dell’Africa, c’è Tzu Chi, l’Associazione umanitaria di Taiwan che opera anche in Africa, ci sono gli italiani. Pochi. Perché qualcuno preferisce ascoltare solo le falsità che gli raccontano. Quelle che gli fanno comodo.

C’è gente che non ha la curiosità di vedere di persona come stanno le cose, gente che non ha il coraggio di informarsi, che no ha la curiosità di conoscere come stanno davvero le cose. Bene, mi rivolgo a questa gente che si definisce “civile”.

Oggi ho visto molta più civiltà negli occhi, nei gesti, nelle parole, nei canti e nelle danze dei ragazzi dell’Ostello che in tutta la vostra misera esistenza.