di Vanda Mariucci.
Ho partecipato alla riunione del gruppo ieri sera, l’ho fatto convintamente. Ho per lo più ascoltato; è stato bello, anche ieri, sentire più voci, corde, emotive e razionali, vibrare nella loro diversità. Sono convinta che questo sia, è, un valore e una ricchezza. Tutti, sia chi ha parlato sia chi non l’ha fatto, mi sono parsi assolutamente partecipi e coinvolti nello sforzo comune di creare mutualismo, solidarietà e accoglienza. Questi i temi, i valori, intorno a cui, mi pare, questo gruppo si sia costituito. Li condivido, fanno parte del mio modo di essere da sempre, oggi più di prima. Proprio per questo auguro a me stessa e a questo gruppo di saper dare sempre più corpo e densità a quei valori, di renderli pratica quotidiana di un modo di essere consapevole e umano. Mi auguro che sapremo avere coraggio, il coraggio di chi non si accontenta di “essere buono”, il coraggio di chi, con umiltà e rigore, osa dire che accanto al sentirsi fratelli occorre “guardare e vedere” come sia stato ed è possibile che, anche oggi, alcuni siano più fratelli di altri. Non ho soluzioni pre-confezionate o strade da suggerire, ciascuno difronte allo “sguardo” troverà la propria. So solo che il silenzio è assordante, è insostenibile, che non mi basta essere amica e sorella di tanti “diversi” da me, che ognuno di noi può essere una goccia di consapevolezza e che avere timori al riguardo rischia di renderci complici silenti.
Mentre scrivo sono morti 100 bambini… MI RIGUARDA e questo non mi rende scorretta, non mi rende conflittuale, non mi fa andare oltre i valori dell’accoglienza, della solidarietà e del mutualismo, evita di renderli vuoti, MI RENDE SEMPLICEMENTE UMANA.
Auguro a tutti voi una buona giornata.
Vanda Mariucci
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