“Il Ponte d’Incontro 3.0” vuole creare ponti tra le persone, non muri.
Sabato 3 dicembre a Ponte Felcino l’associazione di volontariato“Ponte d’Incontro 3.0”, il cui motto è inclusione, accoglienza e solidarietà, si è presentata alla cittadinanza e alle istituzioni. Negli scorsi mesi, dopo la costituzione nel luglio scorso, l’associazione ha organizzato alcuni incontri conoscitivi con numerose associazioni di stranieri residenti, con le istituzioni, con gli esperti e con i giovani profughi dell’Ostello di Ponte Felcino.
Straordinaria la partecipazione di uomini, donne e bambini accolti dalla suggestiva musica dell’Associazione Culturale Alma Andina. L’incontro è iniziato con l’introduzione del Consigliere dell’associazione Pasquale Caracciolo, che in un passaggio del suo intervento ha sottolineato che “non basta più la semplice socialità né il semplice “noi”; occorre un “noi” che sappia costruire relazioni vere e durature tra le persone; dove nessuno è più straniero e nessuno è più ospite. Ma tutti concittadini e familiari”
Il Presidente Daniele Paoletti, nel suo intervento di presentazione dell’associazione, ha ricordato le motivazioni che hanno portato alla costituzione dell’associazione, legate alle questioni relative all’Ostello di Ponte Felcino che ospita tanti giovani profughi provenienti da vari paesi africani: “I valori dell’inclusione, della condivisione e della solidarietà sono al centro dei progetti futuri della nostra associazione, la nostra avventura è iniziata quasi per caso e oggi stiamo crescendo”, continua il Presidente,“ed è arrivato il tempo di creare progetti utili alla comunità tutta, quindi ponti tra le persone e non muri, perché solo così possiamo migliorare”.
Presente anche Alessandro Vestrelli – Dirigente del Servizio Immigrazione della Regione dell’Umbria, per l’occasione accompagnato dalla responsabile Eleonora Bigi – che, oltre a manifestare il suo apprezzamento e assicurare la sua collaborazione, nel suo intervento ha sottolineato l’impegno della Regione, tra le prime nel 1990 a legiferare in materia di immigrazione.
Anche l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi ha voluto sottolineare l’impegno a favore di oltre 600 profughi accolti dal Comune di Perugia, nonostante i numerosi problemi ancora aperti che necessitano l’attenzione di tutti. Agli interventi istituzionali ha fatto seguito una riflessione della Professoressa Gabriella B. Klein, docente di linguistica e glottologia all’ateneo perugino, su “Razzismo, xenofobia e accoglienza”.
Le conclusioni dell’incontro sono state fatte dal Consigliere e socio fondatore dell’associazione Guy Yves Arnaud Amian che in un passaggio del suo intervento ricorda con passione che “dobbiamo tutti insieme favorire l’incontro tra le persone perché solo così possiamo migliorare i rapporti umani e di conseguenza le nostre vite”. All’incontro erano inoltre presenti anche Don Alberto Veschini, parroco di Ponte Felcino e Villa Pitignano, e la senatrice Valeria Cardinali.
L’iniziativa si è conclusa con un ricco buffet interculturale offerto da tante famiglie italiane e straniere di Ponte Felcino, mentre in contemporanea veniva proiettata la ripresa dello spettacolo “End Bag” tenutosi a luglio a Ponte Felcino, frutto del lavoro svolto da Danilo Cremonte (nostro socio fondatore) durante il laboratorio teatrale interculturale “Oltre il Ponte”.
La presenza di tante persone e famiglie ha attestato il diffuso desiderio d’incontrarsi, di dialogare, condividere valori, sentimenti e idee, con la volontà comune di progettare una presenza strutturale nel tessuto sociale del territorio e di costruire una comunità unita e solida.
Il Ponte d’Incontro 3.0
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