Tutte le mattine all’alba i ragazzi richiedenti asilo si armano di scopa e rastrello per andare a pulire il parco dove in questi giorni si svolge La Felciniana, la festa del paese. Lo fanno nel silenzio della loro discrezione, con grande impegno, anzi, direi con passione: raccolgono bicchieri di plastica, cartacce e bottiglie lasciate da noi avventori della festa la sera prima.
La Proloco del paese, per ringraziarli di questo grande ed indispensabile supporto, ha deciso di invitarli a cena durante la festa, invito che li ha fatti davvero felici, perché per un momento si sono sentiti parte integrante della comunità.
Spesso il pregiudizio ci fa vedere solo quello che vogliamo vedere, ci fa sentire solo quello che vogliamo sentire o che vogliono farci credere, senza tener conto che ci sono persone che ci danno una mano a casa nostra, e lo fanno con l’entusiasmo, con la passione disinteressata di chi vorrebbe essere utile (e probabilmente anche riconoscente) alla comunità in cui per un tempo breve o più lungo appartiene, per fare qualcosa per il paese, per i suoi abitanti, per la sua festa, momento di socializzazione, condivisione ed incontro. Forse perché, lontani dalla loro terra e dai loro affetti, sentono il nostro paese anche un po’ il loro paese, la nostra terra un po’ la loro terra.
GRAZIE DI CUORE
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